chi invece non si è proprio sforzato e ha messo su un'esposizione dell'ultimo minuto con i fondi di magazzino è Villa Panza.
per fortuna sono socia Fai ed entro gratuitamente, altrimenti c'era da protestare per la povertà dell'offerta artistica.
vanno in scena due artisti Chiara Dynys e Sean Shanahan. le opere sono poche, occupano solo la parte delle scuderie. mancano del tutto opuscoli, guide alle opere, a volte perfino le didascalie. nemmeno gli operatori sembrano informati su cosa è esposto, di solito invece molto solleciti e preparati.
la sensazione imperante è quella dell' improvvisazione dell'ultimo minuto, giusto per riaprire al pubblico.
la partecipazione del sig Shanahan si riduce a un'unica sala, con tre opere di scarso interesse, valorizzate di fatto solo dalla bellezza e ariosa ampiezza della sala che le ospita.
quella della signora.ra Dynys si allarga a quattro installazioni, la prima colorata ma nulla più (i riferimenti alle abitazioni rupestri degli eremiti della Cappadocia sono francamente impossibili da ricavare, la spiegazione risulta noiosa e pretestuosa) le altre due più suggestive per i giochi di luce, l'ultima in giardino probabilmente godibile solo di notte.
molte parole ma poca arte.
Villa Panza è e resta bella, ma l'ho vista decine di volte, anche l'organizzazione è sembrata piuttosto deficitaria, ho ricavato qualche ora di rilassatezza ma direi che si tratta di una sonora bufala (se penso alle recenti bellissime mostre poi).
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