sono un medico vaccinatore, lavoro in Fiera Milano Policlinico.
il lavoro è massacrante, sia per i turni durissimi, anche 12 ore filate, ma è soprattutto provante a causa della paura e della rabbia incontenibile della gente che viene a farsi vaccinare.
ovviamente dimentichi dei rischi che corrono, degli oltre 114.000 morti che contiamo, ma molto pronti a urlarti addosso, i nostri 70enni non sono tutti disposti a farsi vaccinare con Astra Zeneca. alcuni si siedono al colloquio e prima ancora di presentarsi dicono "io non lo faccio", altri sono accompagnati da parenti, figli o congiunti che aggrediscono senza mezzi termini prima ancora di sedersi per l'anamnesi e accusano e minacciano a fronte di una idoneità alla vaccinazione che non viene accettata e riformulano il loro rifiuto con un "lei si prende la responsabilità di non voler vaccinare mio padre" (convinti della possibilità di fare il vaccino che vogliono loro) quando sono loro farsi responsabili di un rifiuto motivato solo dalla paura.
al di là delle convinzioni errate della gente c'è poi la tragedia del massacro condotto da medici di base ignoranti e impreparati che armano i pazienti con frasi tipo "lei non si faccia vaccinare con Astra Zeneca, lei ha dritto ad altro vaccino". non conto nemmeno più i casi in cui mi trovo a dover combattere non solo in difesa per l'aggressività della gente ma anche con l'impreparazione arrogante di medici di base imbarazzanti che si permettono, senza alcuna informazione, è evidente, di spaventare i pazienti e mettere loro in bocca considerazioni del tutto errate sui vaccini. in particolare su Astra Zeneca, cui reagiscono con un'emotività che concepisco solo nei pazienti, noi nei medici.
vale anche per cardiologi, nefrologi e altre categorie. persino una ex primaria psichiatra, che conosco trattandosi della mia area di lavoro, convince una psicoterapeuta di 70 anni, malata e fragile, e le dice "guai a te se ti fai fare astra zeneca" giocando pericolosamente sulla salute della pz che invece grida aiuto. guai invece se si ammalasse di covid. le paure dei medici travasate sui pazienti, in modo diretto e colpevole.
vanno resi OBBLIGATORI i corsi di formazione sui vaccini, perchè molti medici, invece di essere medici studiare e informarsi e prepararsi, sono allo stesso livello dell'utenza. stesso livello di fragile impreparazione.
mi sembra molto grave, bisogna porsi il problema.
1 commento:
La tua preziosa testimonianza meriterebbe ampia risonanza, purtroppo le persone sono disorientate e spaventate a causa dell'eccesso di informazioni confuse, non verificate ed errate (la cosiddetta "infodemia", che amplifica i già grandi rischi della pandemia), spesso diffuse proprio da nostri colleghi, spesso privi della necessaria competenza e conoscenza scientifica, ma soprattutto comunicativa.
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