la violenza sulle donne passa e si afferma in diverse forme.
si insinua anche in modo strisciante ma incontestabile.
ho fatto la mammografia, tre giorni fa, e sono stata curata e assistita da una giovane tecnica di radiologia che ha reso questa tortura, intendiamoci dolorosa si ma veloce e transitoria, più che tollerabile.
mi sono approssimata alla macchina con molto timore perché reduce da esperienze, devo dire, piuttosto traumatiche.
ho cambiato luogo di cura, per una questione di disponibilità, dalla clinica Sant'Ambrogio, a due passi da casa mia, alla clinica San Luca Auxologico, solo di pochi km più distante. nel primo presidio hanno chiuso tutto (e a questo punto dico grazieaddio), nel secondo si possono fare le mammografie con una lista di attesa davvero brevissima. una manna dal cielo.
questo spostamento ha creato una voragine e dentro di me una consapevolezza.
sono stata maltratta.
il tecnico di radiologia della Sant'Ambrogio è stato sadico e maleintenzionato, oltre che stupido per una frase infelice che ha espresso prima dell'esecuzione dell'esame che avrebbe dovuto sollevarlo da qualsiasi denuncia di manipolazione delle mie tette.
quella frase e il modo di trattarmi mi sono risultati subito fastidiosi e ho certamente pensato che era un fesso che faceva anche male il suo lavoro.
ma quando ho fatto la mammografia lunedì mi sono resa conto di qualcosa di più.
a parte la grazia e la gentilezza con cui sono stata aiutata a posizionarmi, lo schiacciamento effettuato sulle mie mammelle, necessario per fare la fotografia radiologica, è stato molto ma molto ma molto inferiore rispetto a quello che mi è stato inflitto per anni presso quella clinica degli orrori.
un dolore paragonabile per un uomo è forse, potrebbe essere, quello che si può manifestare ai testicoli con un colpo assestato con violenza. quello schiacciamento tra due lastre di plastica, seppure abbastanza breve, ma non proprio istantaneo, è doloroso. tanto più doloroso tanto più viene serrato e tanto più viene prolungato.
ora so con certezza che la pressione che ho subito sul mio seno è stato di molto superiore e di molto più doloroso di quanto probabilmente fosse necessario per ottenere una radiografia del mio tessuto mammario.
il signore che ho incontrato gli altri anni, che si difende da subito dicendomi se ti strizzo non per per piacer mio ma per far piacere a dio (ma poi strizza eccome), è un bastardo sadico perverso che mi ha volutamente fatto male approfittando della mia posizione di totale inermità causata dalla situazione di obbligo in cui mi trovo nel momento di cui eseguo l'esame diagnostico.
questo è un maltrattamento sessista.
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