ero alla Milanesiana, circa tre settimane fa.
un'edizione mastodontica, mi sono persa tutto il finale. non lo rimpiango.
ero alla BMW in via De Amicis, c'erano i "giovani scrittori", tra i quali conoscevo Carmen Pellegrino e Paolo Cognetti. e altri che non so.
Cognetti è sempre prestato dalla montagna, ha gli scarponi, sempre, e le camicie che tirano e lasciano intravedere la pancia.
Pellegrino preoccupante, sempre più magra, sempre più disperata, si dice apparentata con le sue macerie, quelle di cui parla e scrive, si dice dimenticata, frammentata, fallita. la guardo con sguardo preoccupato e tenero, un po' la fisso, mi faccio domande su di lei, mi vede e se ne accorge, mi sorride. un bel momento.
mi sono seduta nei posti riservati, che palle, non ne posso più delle file migliori per i riservati, che non vengono. mi cacceranno, penso, eventualmente. nessuno mi sposta e poi si siedono i riservati, che invece arrivano. seduta di fianco avevo la moglie di Kerbaker, direttore di tempo di libri, seduto tra i giovani ma giovane non è, simpatica.
poi orde di donne, le donne della coorte degli scrittori. mogli figlie amanti segretarie forse colleghe.
noto che la categorie delle affiliate è uguale ovunque. affiliate di coorti più o meno privilegiate, qui parliamo di scrittori e giornalisti, forse non milionari ma certamente molto elitari. il privilegio si può qualificare in molti modi.
dunque le affiliate hanno uno stile comune e ricorrente, sono vestite alla moda, hanno grandi borse di marca, sono curate, unghie appena smaltate, piedi impeccabili, scarpe nuove (raramente belle, a volte delle volgarità indescrivibili mediano il rapporto con il suolo), hanno una corporatura e una bellezza standard, benestante e benpensante, capelli in ordine, quasi sempre mesciati, trucchi leggeri ma raffinati. hanno un'aria sana, mediamente antipatica, gestualità mondana rituale, risata collaudata, domande preconfezionate, bon ton e argomentazioni sempre attuali, riproducibili, ripetibili, impersonali. qualità necessarie.
ad ogni modo le affiliate fanno gruppo, creano l'ambiente, gli scrittori hanno il loro strettissimo gruppo con donne, con vari ruoli, tutte uguali, figuranti imperturbabili. le mosse tra loro sono quelle, immagino le dinamiche interne. immagino che lo stesso sia tra avvocati, calciatori, manager, attori, giornalisti, musicisti, fotografi. psicoanalisti. potrebbe essere anche tra medici.
quello che capisco, improvvisamente. è che io non ho alcun gruppo.
se mi chiedono di colleghi medici non so cosa rispondere, non ne conosco e non li frequento. che siano psichiatri o farmacologi (ma quando mai??), così come non conoscevo pubblicitari quando lavoraravo in promozione medica pubblicitaria, così come non conosco nessun altro gruppo o setta, o entourage o casta. non sono dentro a nessun giro, io non appartengo.
non condivido un gergo, nemmeno un obiettivo, nemmeno l'indirizzo di una scuola di pensiero.
frequento ambiti psicoanalitici ma ciò che ho sempre saputo con assoluta certezza è che non sono parte di loro, sono diversa, ho altra mentalità, altra formazione, altra concezione della clinica, non sono una di loro, e lo sanno bene, sono profondamente fuori da loro e quante volte l'ho provato con assoluta certezza. ne ho poche, di certezze, di questa sono certa, certa della certezza.
non credo che sia un bene. non sono in un gruppo e non un'affiliata. non so se per questo sono più libera.
pur non volendo sono di un individualismo spinto, pornografico.
non provo invidia, più spesso distanza, a volte disprezzo.
in definitiva, come so, un po' triste un po' orgogliosa, sono sola.
6 commenti:
Rouge sei una tosta...e..ti capisco..
mah non so.
tu sei tosto che vieni sempre qui a leggere.
Igiene mentale Eouge...igiene mentale non perseverante seguito..
è la differenza fra il reietto e l'emancipato, il punto è chi opera la scelta e mi sembra che nel caso specifico non vi siano dubbi :-) ho pensato subito a "la linea sottile" del Liga.
'notte
Trovo spesso,nelle tue parole, interessanti spunti di riflessione..ciao Rouge emancipata.
buongiorno, scusatemi, per qualche motivo non mi arrivano più i commenti del blog, una volta mi arrivavano sulla posta , ora non più...avrò schiacciato qualche tasto?
quanta gente qui, mi fa piacere facciate conoscenza.
ciao Pesa, reietto mi sembra eccessivo, magari emarginato…
la canzone del Liga che citi la conosco poco, quella, sono andata a leggermi il testo ora...
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