nell’azzurro le piazze, ai bianchi muri
la luna in alto s’alzerà dal mare
e nella piena dei giardini il vento
fitto di case, d’alberi, di stelle
passerà per la grande aria serena.
Torneranno nel sogno anche le voci
delle famiglie illuminate a cena,
la rapida ebrietà del loro riso.
O finestrelle, pozzi, logge, vetri
affacciati alla vita, allo spiraglio
delle fresche delizie e dei rimpianti,
o luna nuova sulla mia memoria,
tornate ad albeggiare con quel canto
di parole perdute, con quei suoni
struggenti, con quei baci morsi al buio.
Siate la polpa rossa dell’anguria
spaccata in mezzo alla tovaglia bianca.
Alfonso Gatto
da La storia delle vittime
Mondadori, 1966
che brivido, è un respiro larghissimo, sembra di avere il tempo tra le mani, la memoria davanti agli occhi, momenti vento colori sentimenti nell'aria. come mi muovo, come mi giro c'è consistenza di sogno.
capolavoro.
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