Rainer Maria Rilke
Le mani della Madre
Le mani della Madre
Tu non sei più vicina a Dio
di noi; siamo lontani tutti. Ma tu hai stupende
benedette le mani.
Nascono chiare in te dal manto,
luminoso contorno:
io sono la rugiada, il giorno,
ma tu, tu sei la pianta.
di noi; siamo lontani tutti. Ma tu hai stupende
benedette le mani.
Nascono chiare in te dal manto,
luminoso contorno:
io sono la rugiada, il giorno,
ma tu, tu sei la pianta.
ho letto le Mani della Madre di Recalcati e l'ho apprezzato, fermo restando che è troppo divulgativo da una parte e troppo specialistico dall'altra, cerca di accontentare tutti, alla fine.
si esponesse solo la metà, Recalcati, andrebbe bene, sarebbe una persona utile, quasi necessaria con la sua straordinaria dote divulgativa, nel suo enorme talento narrativo, ma la sua onnipresenza, alla fine, ne squalifica le doti, è maniacale nel suo presenzialismo, nella sua smania di scrittura.
scrivi meno Recaclcati, parla di meno Recalcati, inflazionare la psicoanalisi non è un buon servizio alla stessa.
ogni cosa, anche la pratica della parola, è più bella se velata di mistero. se supposta sapere, non se sa a tutti i costi. su tutto.
mi domando quale tempo gli rimanga per la cura dei pazienti, per la riflessione sul caso, sulla persona, quella persona. ci vuole tempo, concentrazione, per fare della buona pratica clinica e non puoi averne, così. non si può. tempo vuol dire anche limite.
bellissima la poesia di Rilke, nella prefazione del libro.
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