al di là della sua bellezza naturale, l'Alto Adige non fa per me.
non amo la sua gente, peraltro pesantemente no vax, non amo i suoi modi verso i turisti, non parliamo dei modi verso gli "italiani" o gli stranieri (ovviamente non gli stranieri con i soldi che pagano, gli stranueri immigrati). gli italiani, va da sè, sono annoverati tra gli stranieri.
sono numerosi gli episodi, anche in questa ultima vacanza, in cui è emersa quest'anima calcolatrice affarista classista e molto poco accogliente di questa gente.
a partire dalle commesse dei negozi che commentano i tuoi acquisti, davanti a te, parlando in ladino, fino alle receptionist della spa dell'Adler, noto albergo di Ortisei, che non trova un buco in agenda per un massaggio a me che non sono dell'albergo dopo avermi accolto con un gran sorriso di grande scelta di svariate possibilità trasformatosi in assoluto diniego alla dichiarazione della mia non appartenenza al rinomato albergo, passando per l'assoluta mancanza di controlli del green pass ma in linea con il più basso indice di vaccinazione di tutta Italia (e mal gliene incolga, se avranno alti contagi rischiano di perdere tutta la stagione invernale), per finire con la caduta del mito dell'Hotel Turm, bellissimo e ottimo ristorante ai piedi dello Sciliar, che è ampiamente scaduto per eleganza e buona creanza, accogliendo clientela volgare e arrogante (ma arricchita), la mia esperienza è stata avvilente.
accenno, per finire, alla Despar, supermercato di queste zone che, nel centro di Ortisei, a prezzi ben più alti della norma, è fornitissimo di tutto, mentre quello in fondo al paese, per le famiglie meno abbienti, è invece scarso di prodotti e di qualità molto inferiore.
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