forse è l'edizione che mi è piaciuta di più, considerato che ne ho viste tre, dal 2019.
questa sezione è quella dedicata alle immagine dal "nuovo mondo", che nuovo non è, al Palazzo della Cavallerizza, a Lodi.
sono le foto della AFP, Agence Frabnce Press. sconvolgenti, straordinarie.
sono le foto dalla Siria, per me un impatto devastante, tra desolazione e perfino bellezza. alcune delle immagini più forti di questa raccolta, però, sono state realizzate da siriani, la maggior parte dei quali non aveva mai lavorato come giornalista prima della guerra e diventati in seguito fotografi pluripremiati per il lavoro svolto. è stato un modo attraverso il quale mostrare quello che stava succedendo nel loro paese per sensibilizzare e chiedere aiuto. in molte delle immagini si può comprendere la paura di chi si trovava dietro il mirino. bambini feriti che guardano dritto nell’obiettivo perché conoscono il fotografo, un vicino, forse anche un parente. cumuli di cemento maciullato che non sono rovine di una casa anonima, ma spesso di un edificio che ospitava gli amici e la famiglia di chi stava scattando.
sono le foto che riportano i movimenti in America nell'ultimo anno, dalla morte di George Floyd, alla sommossa sul campidoglio del 6 gennaio organizzata dai sostenitori di Trump, con tutte le manifestazioni dei BLM e tutte le repressioni che ne sono seguite. mostrano una nazione armata, armata fino ai denti, violenta, violenta oltre ogni dire, ancora al di là di quel poco he se ne dice. gli USA sono una nazione retrograda, con i fucili in mano, razzista, aggressiva, piena di sangue e odio. fanatica, ignorante, che ammazza ad ogni angolo, inacapace di elevarsi a livello di una civiltà accettabile. popolata da gente che sanguina per strada.