lo ferma nello scatto
contro il mare, su questa spiaggia
ignota, i giochi sono
rosso-accesi di plastica,
gommosi, il tempo
questo presente alieno
che solo la memoria
soccorre e incrina,
io ero come te castano
e assorto,
ma non vedo il secchiello,
gettato oltre la foto,
nella rena sperso,
s'è fatto grigio eterno
come l'onda e il viso
come quelle palline a spicchi grandi
con Magni e Coppi,
il tunnel smisurato
che la spuma circonda
e assedia invano
anche per te
il tempo
farà così distanti
i giochi accesi,
sbiancheranno i colori
nella carta,
dopo,
in una persa spiaggia,
fotografano la vita
tua, remota
Umberto Piersanti
8 commenti:
ciao bellissima, una fotina tua di spalle?
Se ti va di scrivermi ecco il mio indiriss:
ventodicaduta@hotmail.com
a me sembra un uomo!
è un ragazzino!
quanta malinconia Rossa...per tutti arriva il tempo di sbiadire è vero, per fortuna una foto ferma l'attimo in cui siamo stati.
ecco grazie S., meno male che ci sei tu..una foto mia di spalle? ma dai!! non è ancora un uomo, è un giovane bellissimo ragazzo anche se voi non potete vederlo!
il tempo che passa è la mia più grande malinconia...
capisco, ma ci può essere una straordinaria bellezza nel vedere qualcuno che ami e che quel tempo lo usa per crescere. un'esperienza che vale una vita.
adesso, dall'ufficio pieno di gente, sono riuscito a leggere.
draghetto, sapevo che avevi bisogno del tuo tempo.
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