venerdì 12 maggio 2017

scrivere è annusare la rosa che non c’è

molte albe, molte gentilezze,
festeggiare molto spesso la luce,
poco avere, scarsi indugi, minare
il rancore, farlo saltare,
meglio lo sperma, la carezza, il fiore.















bene, carissimo Franco Erminio, seguo le tue orme.
nell'unico venerdì di primavera di questo maggio infelice mi sono inoltrata ad Orticola.
giardini pubblici di Porta Venezia.
penso alle tue parole, semplici, fondamentali.
mi godo i fiori, celebro i colori, annuso la poesia, calpesto il mondo, contemplo le radici.
spero di essere sulla strada giusta.

...una piccola catasta di legna davanti alla porta, un cane zoppo. 
Quando guardiamo con clemenza facciamo piccole feste silenziose, 
come se fosse il compleanno di un balcone, l’onomastico di una rosa.

(poesie di Franco Erminio)

2 commenti:

  1. sono interessanti i labirinti in cui girovaghi..
    un abbraccio Rouge

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  2. Ah ah hai ragione, labirinti. È un continuo, se non è uno é l'altro.
    Pensa che non li scrivo nemmeno tutti!

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