lo ferma nello scatto
contro il mare, su questa spiaggia
ignota, i giochi sono
rosso-accesi di plastica,
gommosi, il tempo
questo presente alieno
che solo la memoria
soccorre e incrina,
io ero come te castano
e assorto,
ma non vedo il secchiello,
gettato oltre la foto,
nella rena sperso,
s'è fatto grigio eterno
come l'onda e il viso
come quelle palline a spicchi grandi
con Magni e Coppi,
il tunnel smisurato
che la spuma circonda
e assedia invano
anche per te
il tempo
farà così distanti
i giochi accesi,
sbiancheranno i colori
nella carta,
dopo,
in una persa spiaggia,
fotografano la vita
tua, remota
Umberto Piersanti
ciao bellissima, una fotina tua di spalle?
RispondiEliminaSe ti va di scrivermi ecco il mio indiriss:
ventodicaduta@hotmail.com
a me sembra un uomo!
RispondiEliminaè un ragazzino!
RispondiEliminaquanta malinconia Rossa...per tutti arriva il tempo di sbiadire è vero, per fortuna una foto ferma l'attimo in cui siamo stati.
ecco grazie S., meno male che ci sei tu..una foto mia di spalle? ma dai!! non è ancora un uomo, è un giovane bellissimo ragazzo anche se voi non potete vederlo!
RispondiEliminail tempo che passa è la mia più grande malinconia...
RispondiEliminacapisco, ma ci può essere una straordinaria bellezza nel vedere qualcuno che ami e che quel tempo lo usa per crescere. un'esperienza che vale una vita.
RispondiEliminaadesso, dall'ufficio pieno di gente, sono riuscito a leggere.
RispondiEliminadraghetto, sapevo che avevi bisogno del tuo tempo.
RispondiElimina