tag:blogger.com,1999:blog-5208338284837599994.post479565375970033563..comments2024-02-09T19:59:50.514+01:00Comments on lella costa é mia sorella: LolitaRossahttp://www.blogger.com/profile/08049158901039941625noreply@blogger.comBlogger8125tag:blogger.com,1999:blog-5208338284837599994.post-41936110624475207802011-03-29T11:12:44.760+02:002011-03-29T11:12:44.760+02:00bene, adesso so tutto. fin troppo direi, caro Rofr...bene, adesso so tutto. fin troppo direi, caro Rofrano.<br />grazie per la lezione, leggerti è sempre un piacere, mi sembra che libro e film siano due universi diversi, direi incomparabili.Rossahttps://www.blogger.com/profile/08049158901039941625noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5208338284837599994.post-18033238059744323952011-03-28T14:31:19.587+02:002011-03-28T14:31:19.587+02:00Cerco di dirlo in due parole. Le ninfe della mitol...Cerco di dirlo in due parole. Le ninfe della mitologia greca (le ninfette nella versione di Nabokov) sono le creature che, attraverso la possessione erotica, ingenerano in che ne è posseduto la rivelazione di sé e del cosmo, la coscienza e la conoscenza, una sapienza così profonda e sgomentante da coincidere con la follia: e questo stato di possessione, coscienza e follia è la scaturigine della creazione, la sorgente dell'arte.<br /><br />Questo è la Lolita di Nabokov: solo superficialmente è un'adolescente graziosa e stupidella che fa impazzire un pedofilo stagionato; in realtà è la creatura che, attraverso la possessione erotica, fa cadere il velo che copre le cose ultime, ne rivela la dimensione eterna, metafisica, impermeabile allo scorrere del tempo, non più costretta dai vincoli rappresentativi della psiche; e questa dimensione metafisica è attinta attraverso la scrittura. Nel romanzo si accenna continuamente, per minuscoli, impercettibili segnali, alla dimensione metafisica, che è pienamente rivelata nel paragrafo finale.<br /><br />Tutto questo, naturalmente, nel film di Kubrick non c'è. "Tutto l'effimero non è che un simbolo" scrive Goethe nel "Faust", proprio quando parla dell'essenza del femminino. La ninfetta, senza saperlo, schiude attraverso il proprio incanto (o incantamento) la rivelazione ultima, che prende forma unicamente attraverso l'arte. Null'altro importa: né le fluttuazioni psicologiche (per questo non sono sostanzialmente d'accordo con Irene), né gli accadimenti biografici, né l'illusione dei sentimenti. "Penso agli uri e agli angeli, al segreto dei pigmenti duraturi, ai sonetti profetici, al rifugio dell'arte. E questa è la sola immortalità che tu e io possiamo condividere, mia Lolita".<br /><br />Altre due dimensioni fondamentali mancano nel film di Kubrick: una è il viaggio attraverso l'America, che per l'esule Nabokov è una fuga iniziatica, corrispondente all'iniziazione erotica e metafisica della possessione per Lolita. L'altra, stupefacente, è la reinvenzione della lingua inglese da parte di un russo. Il primo paragrafo di "Lolita" è un tour de force forse impareggiabile nella prosa inglese di tutti i tempi: "Lolita, light of my life, fire of my loins. My sin, my soul. Lo-lee-ta: the tip of the tongue taking a trip of three steps down the palate to tap, at three, on the teeth. Lo. Lee. Ta"... E tutto il romanzo è così. C'è un raffinatissimo reticolo di invenzioni lessicali, onomatopee, allitterazioni, assonanze, un gioco smagato con il suono delle sillabe e un equilibrio maniacale fra significato e musica della parola, tale da costituire un libro nel libro: non meno sublime. E anche tutto questo, ça va sans dire, nel film di Kubrick non c'è.<br /><br />Resta un film bellissimo. :)Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5208338284837599994.post-56424745957180961462011-03-28T13:36:43.123+02:002011-03-28T13:36:43.123+02:00buongiorno Paolo (UNA VOLTA ENZO UNA VOLTA PAOLO, ...buongiorno Paolo (UNA VOLTA ENZO UNA VOLTA PAOLO, VA COSì...).<br />"avrei voluto giorno ancora di me" è una frase criptica, avere un giorno di sè potrebbe essere molto introspettivo, quasi femminile come tendenza.<br />Veronica Voss potrei averlo visto ma non me lo ricordo. non mi ricordo un sacco di cose, ecco la verità. ma Fassbinder è duro, tedesco (ma và??)...non è il mio must.Rossahttps://www.blogger.com/profile/08049158901039941625noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5208338284837599994.post-49676452507409492832011-03-28T13:33:14.450+02:002011-03-28T13:33:14.450+02:00Irene! ciao! in letargo davvero...ma ormai è prima...Irene! ciao! in letargo davvero...ma ormai è primavera, è tempo di svernare. <br />per il resto va bene...ho capito...lo leggerò 'sto libro pieno di simbolismi.<br />baciRossahttps://www.blogger.com/profile/08049158901039941625noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5208338284837599994.post-9319719530002962852011-03-28T08:00:13.511+02:002011-03-28T08:00:13.511+02:00Un film bellissimo, forte intensità narrativa, spl...Un film bellissimo, forte intensità narrativa, splendida fotografia.<br />L'altra sera mi sono guardato un altro capolavoro da non perdere: "Veronica Voss", R.W. Fassbinder - 1982 b/n.<br />Quando il cinema sposa il teatro, e il bianco e nero, con maestrìa quasi unica, fanno il resto.<br />E' lunedì, avrei voluto giorno ancora di me.<br />Ciao Rossa, buongiorno!enzohttps://www.blogger.com/profile/12219955380859237474noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5208338284837599994.post-14478365740656777182011-03-28T00:45:39.162+02:002011-03-28T00:45:39.162+02:00Ho letto il libro di Nabokov e non l'ho trovat...Ho letto il libro di Nabokov e non l'ho trovato perverso. La mia impressione è che Lolita sia una metafora del tempo che si vorrebbe fermare in un preciso momento, quello della trasformazione, del "non ancora". Sicuramente Humbert Humbert si illude d'impossessarsi di quel "tempo" in cui vorrebbe restare. E' anche il problema del narcisismo. Il narciso va in crisi quando invecchia. In quel modo si illude di impadronirsi di un potere, visto che ammirare non gli basta. E' un libro ricco di simbolismi secondo me.<br />Ciao Rossa!!<br />irene (in letargo)laliebredemarzohttps://www.blogger.com/profile/10531574555909075351noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5208338284837599994.post-77008066998009050162011-03-27T20:29:02.334+02:002011-03-27T20:29:02.334+02:00buonasera Rofrano, che piacere averti qui.
il tuo ...buonasera Rofrano, che piacere averti qui.<br />il tuo suggerimento lo seguo, ma se non è come dici poi ne risponderai personalmente!! però, perdonami, non ho capito dalle tue parole cosa siano le ninfette per Nabokov e che non emerge dal film di Kubrick. me lo rispieghi?Rossahttps://www.blogger.com/profile/08049158901039941625noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5208338284837599994.post-43389628069238911082011-03-27T04:07:04.475+02:002011-03-27T04:07:04.475+02:00Il film di Kubrick è meraviglioso, e giustamente t...Il film di Kubrick è meraviglioso, e giustamente tu lo separi dal romanzo di Nabokov. Però ti suggerisco di leggere quest'ultimo: che è un'altra cosa in ogni senso, e che alla fine (almeno in me) fa eclissare il film di Kubrick. Kubrick coglie infatti moltissime cose di Nabokov, ma non quella essenziale: che le ninfette non sono l'ossessione erotica di un perverso di mezza età, ma sono (come le ninfe greche) la scaturigine della follia e della coscienza attraverso la possessione, e che il solo luogo nel quale la loro esistenza giunge a compimento è la creazione artistica che oscuramente innescano. "Lolita" di Kubrick è uno splendido film, "Lolita" di Nabokov è, come l'altro grande romanzo del Novecento, la "Recherche", un'opera di metafisica.Anonymousnoreply@blogger.com